La stufa a pellet è un apparecchio che, esattamente come la stufa a legna, ha il compito di riscaldare gli ambienti interni di un edificio. La differenza principale con le altre tipologie di stufa risiede nel tipo di combustibile utilizzato per alimentare la stufa stessa, ovvero il pellet, realizzato dalla pressatura della segatura e degli scarti che fuoriescono dalla lavorazione del legno.
È opportuno, per comprendere il funzionamento della stufa a pellet, partire con il considerare quali sono le componenti principali che formano la stufa stessa: serbatoio per il pellet (A); coclea (B); scivolo per il pellet (D); ventilatore/collettore; tagliafiamma; resistenza per l’accensione automatica; scompartimento che emana l’aria indispensabile per la combustione (G); raccoglicenere; focolare di combustione; scambiatori di calore; estrattore di gas (L,F).
Sulla base degli elementi considerati, quindi, è possibile spiegare il funzionamento della stufa stessa: la coclea preleva la giusta quantità di combustibile (pellet) dal serbatoio in cui quest’ultimo è alloggiato e lo lascia cadere all’interno del focolare di combustione, dove grazie all’utilizzo di una resistenza viene accesa la fiamma utile alla combustione del pellet. A questo punto, viene fatta entrare nella camera di combustione l’aria, con il compito di alimentare il processo di combustione e generare, quindi, calore. Una volta che questo processo è avviato, i ventilatori spingono l’aria di convenzione in un canale adiacente la camera di combustione, attivando il processo di trasferimento di calore: l’aria spinta dai ventilatori assorbe il calore proveniente dalla camera di combustione ed aumenta la sua temperatura. L’aria può essere, quindi, spinta nel sistema di canalizzazione (H) che collega la stufa ed i diversi ambienti, in modo da poter riscaldare questi ultimi. Ovviamente, è presente un serbatoio di raccolta per le ceneri derivanti dalla combustione del pellet ed un estrattore di gas, che ha il compito di raccogliere i gas e le polveri che sono conseguenza del processo di combustione ed espellere queste ultime all’esterno attraverso l’utilizzo di una canna fumaria. Per rendere tutto il processo il più efficiente ed efficace possibile, con un occhio anche alla sicurezza, è indispensabile la presenza di una centralina elettrica: quest’ultima permette non solo di regolare temperatura e orario di accensione e spegnimento, ma assicura lo spegnimento automatico in caso di innalzamento anomalo della pressione.
L’utilizzo di stufe a pellet per il riscaldamento è estremamente vantaggioso soprattutto in termini economici. Secondo quanto riportato dall’AIEL (Agenzia Italiana Energie Agroforestali) relativamente a quello che è il costo dell’energia primaria, il costo unitario del pellet è pari a 71,00 euro per 1 MWh, a differenza di metano, gasolio e GPL che costano rispettivamente 83,00 euro, 146,00 euro e circa 240,00 euro per 1 MWh: ciò vuol dire che a parità di energia il costo risulta essere decisamente più basso. Un esempio può essere voler riscaldare una casa di circa 100 metri quadrati, che richiede circa 12 MWh di energia. Nel caso di utilizzo di stufe a pellet, se queste ultime contribuisco al riscaldamento del 50% dell’abitazione, è possibile ricavare un risparmio del 6% rispetto al riscaldamento totalmente a metano, del 25% rispetto al riscaldamento totalmente a gasolio e del 36% rispetto a quello totalmente a GPL, con un costo annuale relativo all’acquisto di pellet di soli 390,00 euro. Risparmio che, ovviamente, raddoppia (13%, 51% e 72%) se vengono installate le caldaie a pellet, più potenti e in grado di sostituire completamente le classiche caldaie domestiche. In questo caso, il costo annuale per l’acquisto del pellet è pari a 780,00 euro. A questo, vanno aggiunti i benefici a livello ambientale apportati dall’utilizzo di stufe e/o caldaie a pellet: nonostante sia presente quello che è il processo di combustione, attraverso l’utilizzo di pellet qualitativamente certificato è possibile ridurre al minimo le emissioni di CO2 e polveri nell’atmosfera. Inoltre, il processo di produzione di pellet ed il suo utilizzo risulta essere eco-frendly e sostenibile, poiché recupera tutti gli scarti derivanti dalla lavorazione del legno, generando un risparmio considerevole di energia anche durante il processo di produzione stesso.
Ovviamente, si ha la possibilità di usufruire di incentivi che hanno l’obiettivo di agevolare la scelta e l’installazione di sistemi come quelli descritti in precedenza. In questo caso, c’è la possibilità di usufruire o di una detrazione fiscale, detta “Ecobonus”, oppure dell’incentivo “Conto Termico”. L’Ecobonus prevede una detrazione fiscale pari al 50% della spesa sostenuta fino ad un importo massimo di 30.000 euro per unità immobiliare; il Conto Termico è, invece, un incentivo che permette di accedere ad un contributo economico che varia fino ad arrivare al 65% delle spese sostenute.